sabato 9 febbraio 2008

Cima Juribrutto 2687

Cima Juribrutto, forse, è un po' meno conosciuta della vicina cima Bocche ma, a mio parere, rappresenta uno dei più bei balconi sulle Dolomiti che ho avuto modo di apprezzare nella mia vita.
Partiamo, io e Maura, verso le 7.30 da Albiano - si la solita via Roma - con l'intenzione di salire cima Juribrutto. E' la terza volta che cerco di salirci sopra: un'anno fa con Elena avevamo sbagliato sentiero e alla fine ci eravamo diretti verso cima Bocche; quest'autunno causa disguidi gastrointestinali avevo aspettato Luca a metà percorso addormentandomi, con una nausea terribile, su un grosso e scomodo masso.
Oggi per lei sarà la sua prima scialpinistica e, anche in relazione a ciò, ho scelto questa panoramica e facile, dal punto di vista scialpinistico, cima dolomitica. Ringraziamo il GURU dello scialpinismo: el TITA, per averle prestato tutto il materiale occorrente.
Situata in posizione strategica, cima Juribrutto può essere facilmente salita sia dal passo di San Pellegrino che dal passo di Valles; dato che la settimana scorsa eravamo già stati nei dintorni del San Pellegrino, oggi abbiamo preferito avventurarci sui pochi tornanti che caratterizzano il passo di Valles.
Arrivati a malga Vallazza (m 1935) il termometro segnava - 11°C ma visto che il sole ormai stavo illuminando e riscaldando tutta la zona non ci siamo preoccupati più di tanto di quel valore così terribilmente basso. Dopo le nozioni basilari in merito alle tecniche di progressione in salita con le pelli di foca - forse non mi sono spiegato molto bene :-) - ci siamo incamminati verso la cima.


(Maura perfeziona la tecnica di salita :-) )

Il sentiero sale ripido per un breve tratto all'interno di un bel bosco per poi lasciare spazio a candidi prati ricoperti da almeno 60 cm di candida neve.
Maura, nel salire, esteriorizzava i suoi positivi commenti riguardo alla salita con gli sci e nonostante la fatica, dovuta anche all'inusuale movimento saliva con un buon ritmo.


(Maura durante la salita)

Sopra di noi un cielo di un azzurro intenso rischiarava i miei pensieri e un caldo inusuale - sono salito fino in cima in canotta e gilet :-) - riempiva il mio animo di dirompente energia.
Durante la salita siamo stati affiancati, e poi superati da due simpatici scialpinisti, uno originario di Cremona e l'altro di Imola, con i quali abbiamo scambiato qualche pensiero sulla bellissima giornata e sul fantastico luogo in cui eravamo immersi. Giunti sulla cima in circa 2.30 ore, dopo qualche foto di rito, dato che si era alzato un venticello fastidioso abbiamo deciso di scendere un po' più in basso per godere appieno del sole e del silenzio della montagna.


(Sulla cima)

Inforcati gli sci siamo scesi per un breve tratto su neve lastricata - non digerisco molto questo tipo di neve ma... - e Maura dopo un po' guardandomi orgogliosa della sua sciata tutto ad un tratto si trova con la testa impiantata nella neve :-) :-). Troppo divertente. Mi sono sbellicato dalle risate: una scena da paperissima!
Dopo una breve pausa fotografica/ristorativa accompagnata da ottimi tramezzini e un buon infuso ai frutti di bosco - niente a che vedere con quello strano intruglio che avevamo al Fuciade - riprendiamo la discesa e in breve arriviamo nuovamente alla malga.


(La Civetta)


(relax)


(relax)


(Malga Valles è ormai vicina)

Maura è stanca però contenta della nuova esperienza! Sono contento per la bella giornata passata insieme.
Alla malga ritroviamo nuovamente i due scialpinsiti e ci fermiamo a fare quattro chiacchere: malati di montagna anche quelli li....ciao Giulio.

Splendida escursione. Domani chissà dove andrò...

1 commento:

Alessandro ha detto...

Piccola nota informativa: il cielo di tutte queste foto appare a righe a causa della bassa risoluzione utilizzata per la pubblicazione sul web; postare files da 50 MB l'uno non mi sembra proprio opportuno. Ciao.