sabato 23 febbraio 2008

Ferrata Gerardo Sega

Le idee migliori nascono sempre di notte! Anche ieri sera erano più o meno le 23.30 quando con Daniele abbiamo deciso l'itinerario per l'escursione di oggi. Varie erano le proposte messe in campo ma, alla fine la scelta è ricaduta sulla ferrata Gerardo Sega.
La G. Sega è una via ferrata non troppo impegnativa che si sviluppa in un ambiente solitario e selvaggio sovrastato da imponenti pareti rocciose. Queste pareti slanciate chiudono la sottostante valle dei Molini che, dal paese di Avio offre una via di accesso ai declivi orientali del Monte Baldo.
Partiti di buon mattino arriviamo al parcheggio dove comincia il sentiero che porta al santuario della Madonna della Neve. Partiamo agili e in poco meno di mezzora percorriamo il ripido sentiero arrivando alla base della cascata Preafessa; qui tra foglie rinsecchite e tratti di ruscello ghiacciato scorgiamo gli inequivocabili segni dell'arrivo della primavera con i primi bucaneve e numerose primule.


(Bucaneve-Galanthus Nivalis)


(Primule - Primula Vulgaris)

Il tempo di qualche foto e poi saliamo spediti verso l'attacco della ferrata.


(Si lo so il video è storto...mea culpa)

La via comincia con una scala metallica che porta ad una stretta cengia dominata da rocce giallastre alte e strapiombanti per poi proseguire tra tratti di bosco - tappezzati di cespugli di erica - e salti di roccia fino ad arrivare sul culmine del Coalaz.


(Io sulla prima cengia - foto di Daniele)


(Daniele su un facile balzo roccioso)


(Io su facile tratto - foto di Daniele)

Avanziamo spediti per tutto il tempo anche se il caldo, improprio per questa stagione, ci attanaglia. Arrivati sulla cima, con comoda mulattiera a tratti innevata, attraversando prati alpestri giungiamo alla chiesetta della Madonna della Neve. L'aspetto sportivo ovviamente non poteva essere trascurato!




(Prati alpestri testimoni di vecchie glorie)

Nel prato che circonda l'edificio, cercando qualche bel fiorellino da fotografare il mio occhio cade su una punta violacea celata dalle foglie; con delicatezza sposto le foglie e come per magia spuntano due bellissimi crocus: uno viola e uno bianco!


(Crocus -Crocus Vernus)

Dopo una breve sosta ristoratrice, scendiamo nuovamente verso la valle dei Molini attraversando una stretta e fredda valle dove l'inverno la fa ancora da padrone: qui, neve e ghiaccio resistono agli attacchi del caldo e non curanti della stagione che pian pianino sta arrivando si mostrano a noi con lunghe colate glaciali dalle pareti sovrastanti. Usciti da questa finestra d'inverno in meno di un quarto d'ora siamo di nuovo alla macchina e felici ci tiriamo verso casa! Mai zeder...:-)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

grande giornata quella di ieri! Ancora una volta mi hai fatto scoprire quanto è bello il nostro trentino e quanto è bello girarlo in buona compagnia. Grazie e alla prossima.

Alessandro ha detto...

Le tue parole mi commuovono. E' stato un piacere. Adesso sono tutto rosso :-)

Alessandro ha detto...

E poi... ci vorrà qualcuno che documenti la mia presenza su per i monti ogni tanto dico io!

Anonimo ha detto...

non preoccuparti, macchina e operatore saranno il più possibile disponibili!

Alessandro ha detto...

:-)

Anonimo ha detto...

... consiglio ..... per il primo video GIRATE IL MONITOR !!!!! quel pirla che ha fatto il video el doveva tenirla drita ... altro che mai zeder!!!!!

Alessandro ha detto...

eh eh, è quello che ho pensato di fare anch'io ma poi ho preferito girare la testa: è meno dispendioso :-). Vederti in ufficio con il monitor girato stamattina però è stato divertente. Ciao