domenica 10 febbraio 2008

La bicicletta

Erano più o meno le 2.00 di sabato, quando gustandoci una coroncina offerta dal Pelle si stava ancora decidendo cosa fare domenica per non anchilosarsi troppo le giunture. Daniele era già prenotato in grotta, io e Luca eravamo indecisi se andare per monti o dedicarci un po' al ciclismo. Alla fine si è optato per la bici. Dove, quando, quanti km? Trascinato dall'entusiamo io propongo 50 km, Luca rialza a 60 e allora io per tagliare la testa al toro e fare cifra tonda propongo 100 km. Quelli che avevamo intorno mi guardano e dicono: 100 km alla prima uscita? Voi se mati! Io e Luca rispondiamo: MAI ZEDER! Alle 3.00 ci mettiamo a dormire.
Domenica con il sole già alto, più o meno le 11.30 inforchiamo le bici e prima in compagnia di un altro Luca, poi da soli pedaliamo chiaccherando allegramente determinati a tenere fede alla proposta della sera prima. Dopo i primi 50 km Luca mi guarda e mi fa:"Certo che noi fare cose tranquille mai eh? Non potevamo fare 20-30 km come inizio?" Gli rispondo ridendo:" Mai zeder, sono solo 100 km :-)!". Arrivati in quel di Laives propongo a Luca di andare a trovare la sua amichetta dall'Hotel ma con un occhiata torva lui tronca velocemente il discorso. Una breve pausa per integrare liquidi e zuccheri - w le inseparabili albicocche disidratate e snocciolate - ed eccoci sulla via del ritorno.
Come d'abitudine, verso le 15.00, ha cominciato a soffiare quel maledetto venticello - mai una volta che soffi da nord verso sud - che ci ha fatto lievemente rallentare l'andatura e aumentare lo sforzo fisico. A Laghetti Luca da i primi segni di sofferenza paragonando le gambe a pali rinsecchiti di legno... nonostante questo, dopo 3,30 ore di marcia siamo nuovamente al punto di partenza: 100 km tondi alla faccia di chi ci dava degli incoscienti! :-)

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