venerdì 1 febbraio 2008

Verso Forca Rossa m 2486

h 17.30 "E' sempre così, quando ci sono foto stupende da fare c'è sempre qualcosa che non va!" Questo il commento di mio padre al ritorno dall'escursione odierna. Ma procediamo per ordine.

h 7.30 circa sono ad Albiano in via Roma. Maura sta ancora preparando i panini - ma quanti ne fa? - mi bevo tranquillamente, scherzando un po', una fresca spremuta d'arancia e poi si parte. Dove si va? La scelta per l'escursione odierna ricade sulla Forca Rossa.

La Forca Rossa si trova sulle pendici sud-orientali del bellissimo massiccio che culmina con Cima Uomo (3010 m) - splendida cima che si raggiunge come prolungamento del sentiero attrezzato Bepi Zac - e che dall'alto sovrasta la conca di Fuciade con i suoi stupendi alpeggi verdeggianti e con le sue caratteristiche casupole.

Il tempo oggi fa schifo: nuvole cupe e grigie ci schiacciano verso terra e la temperatura non è certo confortante. Dopo un piacevole viaggio ridendo e scherzando arriviamo al passo di San Pellegrino e poco dopo, parcheggiata la macchina, accolti da una gelida ventata siamo pronti per partire. Sono - 4°C (se qualcuno preferische la scala K o F si faccia tranquillamente la conversione :-)) ma l'umore e la voglia di ciaspolare è alta. Ci incamminiamo verso il Fuciade. Sopra di noi si stagliano imponenti le rocce di Cima Uomo e del Sasso di Tasca, a sud invece avvolte da un mare di nubi emergono slanciate le splendide cime delle Pale di San Martino. Ecco un raggio di sole per un attimo illumina la cima della Vezzana :-) - quanti bei ricordi su quella cima - regalandoci piacevoli sensazioni. E' giunta l'ora di fare una foto: imposto la distanza focale, metto a fuoco e mi preparo a regolare i tempi di otturazione e l'apertura del diaframma! Niente da fare, la macchina non risponde :-( . Mi sorge un dubbio, controllo e... cazzo la batteria a casa nel carica batterie! Ci guardiamo sconfortati e per un attimo ci balena l'idea di tornare indietro per prenderla. NON SI PUO'!
Procediamo quindi, anche se un po' a malincuore, verso la nostra meta. Usciti dal bosco ci appare la splendida conca del Fuciade con tutte quelle piccole casupole immerse in bianche e candide distese. Poco lontano da noi si ode il vociare allegro di bambini che divertendosi salgono e scendono, ripetutamente con la slitta, dolci pendi. Il percorso ora si fa più ripido e la neve diventa vergine quindi siamo costretti a rallentare un po' il passo. Saliti poco più in alto comincia a spirare un forte e gelido vento da Nord. Seguiamo taciturni il percorso fino a quando, voltandoci un attimo a sud rimaniamo estasiati dalla bellezza del panorama: un mare di nubi colma le vallate sottostanti lasciando emergere solamente le maestose Pale che a tratti vengono illuminate da una tenue luce mattutina. Ad un tratto sembrava che le nubi si fossero trasformate in neve e come una gigantesca valanga precipitassero verso il basso attraverso i numerosi e ripidi canalini.
Saliamo ancora un po' lungo il costone ma il vento è troppo insistente; decidiamo di scendere verso la val Fredda - sarà stata una scelta saggia?!? - costellata da minuscole costruzioni che a prima vista sembrano abitate da creature fantastiche. Maura decide per una discesa verticale mentre io preferisco scendere zig-zagando. Dal basso è divertente vedere le diverse modalità di approccio al crinale... Incamminandoci sulla via del ritorno guardiamo un po' delusi le cime dietro di noi: non ne abbiamo conquistata alcuna oggi ma non ci preoccupiamo più di tanto dato che rimangono li nella loro statuaria immobilità.
Il caos intanto ha preso il sopravvento nei pressi del ristorante fuciade. Andirivieni di motoslitte, gatti delle nevi e turisti che turbano la bellezza del luogo e rendono la montagna un po' simile ad una fiera di paese. Purtroppo è così...tutti i posti in cui è possibile accedere senza fatica e un minimo di sacrificio vengono presi d'assalto da orde di affamati orchi urbanizzati :-(.
La giornata è stata fantastica! Come cigliegina sulla torta comincia pura a nevicare :-) qui al San Pellegrino.
Grazie Maura, anche senza foto per il portfolio, ci siamo riempiti lo spirito di bellissime immagini!

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