giovedì 17 luglio 2008

Cima Scalieret - 2889 m

Mercoledi 16







Giornata montana di tutto relax assieme a Norberto, Samuele - me cosin - Claudio e Luisa - gli zii - per una splendida escursione nel gruppo del Catinaccio.
Partiti da Pera, dopo aver raggiunto il rifugio Ciampedie con comoda ma LENTA seggiovia, abbiamo imboccato il comodo e quasi pianeggiante sentiero che, al di sotto della maestosa parete sud di cima Catinaccio, conduce al rifugio Gardeccia.





Da questo punto il percorso comincia a farsi ripido e quindi ghè da nar...mi avvio di buon passo alternato a momenti di corsa verso il rifugo Vajolet dove arrivo divertito per i commenti che i numerossisimi escursionisti mi hanno lanciato addosso durante la salita : "va che no te core drio nessun", "bisogna lasciare passare le ferrari", "sembra che abbia le ali sotto i piedi", "gaurda quello li ha due marce in più" etc etc.





Una pausa doverosa per aspettare il gruppo di parenti e poi ancora su verso il rifugio Passo Principe di recente ristrutturato e ingrandito: nonostante abbia perso un po' del suo fascino, sicuramente è diventato molto più accogliente.





Maggior accoglienza bene si abbina con maggior afflusso di turisti...







Per ingannare nuovamente l'attesa, abbandonato lo zaino - e anche il gps, accidenti - mi infilo su per la ferrata del Catinaccio d'Antermoia - semplice ferrata ripetuta diverse volte sempre in ottima compagnia - e ne risalgo buona parte riuscendo così a cogliere scorci di paesaggio da una posizione dominante rispetto a prima.




(Ferrata Catinaccio d'Antermoia)

Al mio ritorno, manca solo Samuele all'appello ma in breve - anche se visibilmente provato - giunge pure lui al rifugio. Altra pausa rifocillatoria e si sale ancora fino al passo di Antermoia dove, mentre io e Claudio ci dirigiamo verso cima Scalieret, gli altri 3 cominciano a scendere verso il lago d'Antermoia.






(Cima Catinaccio d'Antermoia)

(Cima Scalieret)




Di ritorno dalla cima, con splendida visuale a 360°, in poco tempo ci ricongiungiamo al gruppo e al lago possiamo "ammirare" degli escursionisti tedeschi fare il bagno nel poco temperato laghetto alpino.







Scendendo verso la val de Udai, al Pian Da le Gialine avvistiamo e fotografiamo diverse marmotte.











Da qui in un'oretta circa siamo nuovamente alla macchina.
Ricorda Samuele...MAI ZEDER... :-)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima scelta nella meta di questo giro....e devo dire che è la prima volta che andando per monti vedo anche delle belle gnocche....quindi bravo ale!!!

Claudio ha detto...

se c'era qualche pallavolista , io e ale non l'abbiamo vista, sicuramente ci siamo accorti che il bagno era occupato!........

ottima gita, le mie gambe non sono del tutto d'accordo, ma ghe da nar, oggi nonostante l'acqua che scende copiosamente vado a fare incetta di miceti, gia alla prima uscita mattutina ben 6 porcini in 2 minuti....
:-)

Anonimo ha detto...

ricorda ale oltre el MAI ZEDER ...."ghe da nar!"