venerdì 14 novembre 2008

I Sensi Incantati

In una sorta autobiografia spirituale, con un minimo di artifici letterari, il famoso scrittore Parmense, in questo stupendo ma difficile romanzo, narra la storia della sua crisi nervosa -acuita dal lento procedere del divorzio con la moglie - e della grave forma di depressione di cui soffre la madre nella nativa Parma. La narrazione è opportunità per evocare tradizioni esoteriche della sua terra: le streghe, gli strioni dell'Emilia, il circolo del Parmiagianino
L'autore comincia a risolvere i suoi problemi grazie all'incontro di Miriam, una giovane docente di antropologia culturale, di cui diviene presto l'amante. Miriamo ha un difficile rapporto con il fratello, accusato di omicidio di un professore omosessuale e così incerto della sua identità sessuale da vendere il suo corpo per strada.
Lasciato così il villino, Miriamo si trasferisce a casa dello scrittore: riempie la casa di misteriosi idoli pagani e comincia a dare prova di eccelse dote di medium e di sensitiva. Tutto è occasione per sedute di spiritismo, di chiaroveggenza, di psicofonia sempre più straordinarie, finché Miriam compie il miracolo - la guarigione della madre dello scrittore della sua malattia - e finalmente scompare. Con questa metafora classica nei viaggi esoterici - quando il discepolo è capace di camminare il maestro si allontana - si conclude il romanzo.

"La grandezza della vita è capricciosa, e raro il suo concedersi a noi, il suo commuoverci con ciò che definirei un affetto supremo. Quando capita è sublime."

1 commento:

Pietro ha detto...

Complimenti, blog ben fatto, ottima l'idea di inserire i profili altimetrici degli itinerari scialpinistici.