sabato 22 novembre 2008

Sentiero della Rocca e ferrate Susatti e Folletti





Oggi è decisamente una classica giornata d'inverno: freddo, grigiume e grandi nuvoloni che copiosamente spolverano le cime con la neve.Ghè da nar e così io, Daniele e Michele dopo alcuni errori di percorso dovuti alle troppe chiacchiere, ci troviamo nel "ridente" paesino di Biacesa di Ledro, primo paesino di quella splendida valle che è appunto la val di Ledro.


(Daniele e Michele salendo alla chiesetta di S.Giovanni)

(Ultimi assaggi d'autunno)

Su gradevole sentiero, mai troppo ripido, saliamo, immersi in un vasto faggeto fino alla chiesetta alpina dedicata a S. Giovanni, situata nei pressi del bivacco Arcioni, visitata 5-6 anni fa in compagnia di Luca e Moris. 
Da qui, il sentiero prosegue verso cima Rocca (detta anche cima Sperone) teatro di sanguinose vicende durante la prima guerra mondiale: al suo interno infatti trova sede un complesso sistema di gallerie che dal colle di San Giovanni, permetteva ai combattenti di passare alle postazioni situate a sud. Fra i migliori esempi di ingegneria militare del tempo, il sentiero della Rocca rappresenta un vivido ricordo dell'abilità e dell'alacrità dei soldati austriaci. 
Lunghe gallerie, ove è possibile trovare ancora qualche traccia del vecchio sistema di illuminazione, e numerose feritoie alternate a tratti attrezzati all'aria aperta, ci accompagnano  in questa "storica avventura" al di sopra del lago di Garda fino alla croce di cima Rocca.


(Biacesa dalle gallerie della guerra)

(Io e Michele in una delle gallerie)

(Io verso la val di Ledro)

(Michele e Daniele)

(Riva e Torbole da cima Sperone)

Dalla cima,a ritroso per un breve tratto, scendiamo in direzione di Riva e dopo aver raggiunto la bocca di Pasumer, invece che prendere subito la via del ritorno - discesa nella val di Sperone - preferiamo fare un percorso ad anello che ci permette così di raggiungere cima Capi attraverso la semplice ferrata F.Susatti. Dalla cima, con la grande parete strapiombante verso nord, si gode di uno splendido panorama sul lago di Garda, sullo Stivo e sulla catena del Baldo con le sue numerose cime candidamente imbiancate. 


(Io e Michele sulla ferrata Susatti)

(Lago di Garda e lo Stivo da cima Capi)

(Serial...)

(Scorci sul Garda)

Tramite la ferrata Folletti raggiungiamo il grazioso bivacco Arcioni - che voia de polenta e luganeghe - da dove parte un ripido sentiero che in meno di mezzora ci riporta al punto di partenza. 

(Un pensierino per gli amici montanari affinché non perdano la via... :-D :-D)

Mai zeder... 

4 commenti:

Alessandra ha detto...

Complimenti Ale... la descrizione del vostro itinerario fa venire una gran voglia di uscire e andare per sentieri e ferrate!!!
E poi le foto: alcune sono veramente belle.

Sei davvero un ottimo fotografo e, visto che abbiamo numerosi interessi in comune (montagna, escursioni, sport, fotografia), ti chiederei di fare un salto al mio blog: mi piacerebbe molto avere tuoi commenti e suggerimenti tanto sugli argomenti, quanto sulle mie fotografie.
A presto (spero)
Ale

Anonimo ha detto...

Bella questa!

Io l'ho fatta un mesetto fa ;)

Misty

Alessandro ha detto...

@ Alfabex: grazie per i complimenti. Un'occhiata al tuo blog la darò molto volentieri.

@ Misty: passata la rabbia da novello e castagne rubate :-D?

Anonimo ha detto...

Sisi pù o men.. mettiamola così: ho rimediato in via privata XD

Misty