martedì 2 dicembre 2008

Con Elena a Malga Pez

Fuori nevica, tutto intorno a noi è bianco quando arriviamo al passo Redebus e, come ipotizzato,di  altri malati non c'è traccia: come non si fa ad andare a camminare con metri e metri di neve che ti cadono sulla testa? Troppo bello... :-)
Messe le ciaspole, abbandoniamo la strada e ci incamminiamo in un candido mare bianco ove, qua è la, affiorano strani esseri statuari, misteriosi abitanti del bosco che, camuffati dalla neve, ci stanno a spiare mentre felici e contenti progrediamo lentamente, sprofondando ad ogni passo fin sopra al bacino. 


(Io in un tratto nel bosco dove la neve non era tanto alta)

(Elena)

(Elena durante la salita)

(Pinguino ?!?)

(Il bosco sommerso dalla neve)

Sin da subito si capisce che la nostra meta escursionistica deve essere drasticamente ridimensionata e così, in un bosco reso ancora più fitto ed impenetrabile dalla neve caduta, ci limitiamo a raggiungere la radura di malga Pez. 
Che fatica...un'ora per fare il percorso che durante l'estate mi impegna per molto meno di dieci minuti. 
Che splendide sensazioni/emozioni nel bosco... :-)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E lo ridico, ma quanto carina è quella ragazza!!!! un sorriso che dà serenità e una grande forza per seguire in quella nevicata l'Ale!!!!

Alfredo Piccinini ha detto...

Che bella neve da farci una bellissima sciata.