lunedì 12 gennaio 2009

Nel cuore del Catinaccio

Sabato 10

Giornata spettacolare, temperatura ideale, ottima compagnia per questa bellissima gita con gli sci nel gruppo del Catinaccio.





Dopo aver raggiunto, non senza alcune difficoltà, il rifugio Ciampedie con la funivia che parte da Vigo di Fassa, assieme a Alan, 2 Luca sci muniti, Daniele e Norberto su ciaspola, ci siamo incamminati verso un'imbiancata valle del Vajolet. Dal Gardeccia, la parete sud di cima Catinaccio imbiancata sembra ancora più imponente e più slanciata mentre poco dietro, fanno capolino, anch'esse imbiancate, le esili cime delle famosissime torri del Vajolet.

(Cima Catinaccio, torri del Vajolet e dirupi del Larsec dal Ciampedie)
(Dal Gardeccia verso cima Catinaccio)
(El Stolz e Norberto)
(Torri del Vajolet)

(Valle del Vajolet)

Il percorso in salita, agevolato da una comoda traccia, dopo una breve sosta al rifugio Vajolet, ci conduce verso la testata della valle e qui, mentre il gruppo prosegue al centro della valle, io preferisco seguire il sentiero estivo così da poter carpire qualche suggestivo scorcio.


(Luca e Norberto nella valle del Vajolet)
(Catinaccio d'Antermoia)
(Geometrie nevose)

(Valle del Vajolet)

Arrivati al principe, dopo alcune pause vescica del Stolz, Norberto e Daniele ci abbandonano - il giro integrale con le ciaspole è improponibile, e così, mentre loro due cominciano la discesa, noi riprendiamo la salita verso il passo di Antermoia compiendo numerose e ripide zeta. 



(Le Z per il passo d'Antermoia)

(Scialpinisti e ciaspolatori)

(Passo Principe e rifugio)

Dal passo, ove togliamo le pelli, la vista sulle cime circostanti è davvero emozionante e, se il percorso non fosse ancora lungo, sarebbe doveroso spendere un po' di tempo in contemplazione. 


(Luca al passo d'Antermoia)

Ghè da nar...scendiamo in una splendida neve nella valle d'Antermoia e, dopo aver attraversato il lago omonimo, nei pressi del rifugio, sovrastati dalla Croda del Lago, riprendiamo la salita che ci permetterà di scollinare riuscendo così ad entrare nell'alpestre val Duron. Frattanto, il sole pian pianino va scemando colorando prima di tonalità gialle e poi via via rosa i massicci del Sassolungo, del Sella e della Marmolada solo per citare i più noti. 


(Nei pressi del rifugio Antermoia)

Giunti in val Duron, non paghi delle fatiche compiute, completiamo il giro, prima dell'ultima discesa facendo fondo per circa 2 km; dietro a noi, nei pressi del rifugio Alpe di Tires, i Denti di Terra Rossa, complice il tramonto, sembrano prender fuoco.


(Tramonto sul Gran Vernel)

Dopo quasi 7 ore e mezzo siamo finalmente alla macchina...non ci resta che andare a recuperare l'altra nel parcheggio della funivia.
Mai zeder...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

proprioproprioproprio una gran bella escursione che ha ripagto fin in fondo la scelta di svegliarsi invece che poltrire nel letto!

Ty ha detto...

Avrei voluto esserci io lì....che posti...le torri del Vajolet....sono stata tutto un pomeriggio con il binocolo piantato sugli occhi ad osservare un soccorso...tanti anni fa quand ai eru ancura giù.....

Claudio ha detto...

mi ricorda una gita .... con le marmotte...... :-)

Alfredo Piccinini ha detto...

Le Dolomiti sono trobbo belle.