lunedì 19 gennaio 2009

Verso l'Hoabonti

Domenica 18





Già prima dell'alba il tempo faceva un bel po' schifo e quindi l'idea di salire quella splendida cima che è il Monte Croce è stata surclassata da un più vicino e meno impegnativo - anche in termini di tempo - Hoabonti, portando così a  termine il periplo di cime di quella zona di Lagorai.
Nonostante il tempo, il parcheggio alle pozze era gremito di scialpinisti e ciaspolatori che lentamente si incamminavano nelle più disparate direzioni. 
Con Luca e Michele, inforcati gli sci, abbiamo cominciato a salire verso la val d'Ilba proprio mentre un timido sole cominciava a farsi strada tra le grigie e minacciose nuvole che coprivano l'intera catena di cima 12.


(Luca e Michele)

(Michele)

(Valsugana coperta dalle nuvole)

(Luca alla testata della val d'Ilba)

Il miglioramento tanto sperato non è però avvenuto ma, in compenso, un delizioso vento gelido ha cominciato a soffiare insistentemente proprio all'inizio della valle portando con se dense nuvole che pian pianino hanno cominciato a limitare sempre più la visibilità. 
Più in alto, dove la traccia a sinistra comincia a salire verso l'Hoabonti mentre a destra si porta sul Colà, la nebbia è talmente fitta che non si vede a un metro di distanza...breve scambio di opinioni: nen nen nen en zo però!, l'Hoabonti sarà per un altra volta.
Tolte le pelli comincia pure a nevicare...
Che tempo :-(

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cos'è un tempo bello, cos'è un tempo da schifo? Il tempo è il tempo, il suo mutare è nell'ordine delle cose, della natura. Siamo noi umani, col vizietto dell'autoreferenzialità che attribuiamo scale di valori a nostro uso e consumo (peraltro ognuno ha la propria)dalle quali poi partiamo per dare significati alle nostre esperienze. Quindi caro Ale, a te, attento e entusiasta visitatore della natura viene da richiederti una maggiore attenzione alle parole .