venerdì 17 aprile 2009

Il suicidio del capriolo

Ferron in questo suo libro descrive la sua lotta in difesa degli animali, indifesi davanti ai bracconieri e a cacciatori zotici e spietati, i suoi sforzi apparentemente inutili per salvaguardare l'ambiente naturale e la vita selvatica.

"Posso raccontare che cosa succede dall'altra parte del fucile, perché ho visto gli effetti delle armi sugli animali. Sono un guardiacaccia e difendo l'ambiente applicando la legge degli uomini, pur sapendo che la Natura ha regole diverse, più crude ma più giuste. Il falco sente e vede la preda che muore fra i suoi artigli, invece il bracconiere spara da lontano e non guarda mai negli occhi la morte della sua vittima.
Io sto dalla parte degli animali perché loro non hanno voce, non possono difendersi da soli; forse non sa? Una causa così nobile come tante altre ritenute più importanti, ma questo mi da lo stesso una grande serenità interiore e un grande orgoglio."

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