sabato 8 agosto 2009

Sul filo dei 4000

Lunedì 3 - Martedì 4


Il viaggio che ci porta in quel di Alagna non è stato dei migliori causa violenti nubifragi che ci hanno accompagnati lungo tutto il tragitto dell'autostrada. Nonostante ciò verso mezzogiorno io e Luca abbiamo già in mano il biglietto per l'impianto a fune che ci porterà ai quasi 3000 metri del passo dei Salati.
Da qui, avvolti da una nebbia che va e che viene cominciamo a salire verso l'ormai dismessa stazione a monte di punta Indren proseguendo poi a tratti su sfasciumi e a tratti su ghiacciaio verso il rifugio Mantova che raggiungiamo in poco meno di due ore.
Nel confortevole rifugio - un 5 stelle rispetto a quella betola del Mezzalama - dopo aver asciugato i vestiti umidi, consumato una buona cena e fatto 4 chiacchiere con altri alpinisti ci ficchiamo sotto dei caldi piumoni che ci allieteranno durante la notte mentre un forte e ululante vento allegramente spazza via le nuvole dal cielo sopra di noi.

(Liskamm tra le nebbie prima del tramonto)
(Ghiacciaio del Lys)

Alle 5 del mattino, mentre le luci della pianura si fondono all'orizzonte con le numerose stelle della volta celeste, calzati i ramponi cominciamo a risalire il ghiacciaio mentre il sole pian pianino comincia a illuminare di tenui colori le montagne circostanti. Abbandonato il serpentone che sta salendo alla capanna Margherita su cima Gnifetti, ci portiamo verso destra salendo il dolce pendio ghiacciato che in breve ci fa raggiungere la cima della Piramide Vincent mentre il Liskamm e più lontano il Monte Bianco si illuminano intensamente con il sopraggiungere dell'alba.

(Alba sul Bianco)
(I pendii della Piramide Vincent)
(Alba sul Liskamm)
(I ghiacciati pendii della Piramide Vincent)
(La cresta con il Corno Nero, Ludwighohe e p. Parrot)
(Io in cima alla Piramide Vincent)
(Luca al bivacco sul Balmenhorn verso la Piramide Vincent)

Fa veramente freddo e quindi, dopo una breve sosta al bivacco nei pressi del Cristo delle vette sul Balmenhorn, decidiamo di abbandonare l'idea di percorrere tutta la cresta - ancora in ombra - fino al colle del Lys e quindi ci incamminiamo anche noi verso la punta Gnifetti.

(Sulla normale alla Gnifetti)
(Io e Luca verso la nord del Liskamm e il Cervino)
(Il nobile scoglio)
(Salendo a capanna Margherita)

Lungo il percorso grandi crepacci e splendidi scorci che si spingono fino al Cervino allietano la salita che si svolge senza particolari difficoltà.

(Camera con vista...)
(La lunga cresta Signal)
(Transitando sotto punta Parrot)
(Zumstein e Gnifetti)

Giunti alla capanna, sferzata da un freddo vento, visto l'ora e le energie ancora presenti decidiamo che saltando punta Parrot, possiamo ritornare al nostro progetto originario e percorrere la cresta calcando così anche la cima della Ludwighohe e del molto estetico Corno Nero.

(La cresta della Ludwighohe)
(Il Corno Nero e la Piramide Vincente dalla Ludwighohe)
(Cima del Corno Nero)
(Luca verso il Balmenhorn)
(Cane da cordata :-D )
(Panorama dal Corno Nero)

Di ritorno al rifugio dopo aver caricato nuovamente gli zaini ci portiamo velocemente a valle per non rischiare di perdere l'ultimo giro della funivia.

(Piramide Vincent e rifugio Gnifetti dal Mantova)

Mai zeder...
Piramide Vincent 4215 - Balmenhorn 4167 - Corno Nero 4322 - Ludwighohe 4342 - Punta Gnifetti 4559

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