venerdì 16 aprile 2010

Lo spirito del bosco

L’amicizia semplice e forte di due giovani, Fortunato e Livio, uniti da una comune passione: la Montagna, vissuta come luogo privilegiato dove raggiungere il più profondo contatto con se stessi.
In un mondo dal saporoso gusto arcaico dove il cibo profuma ancora di terra e di fuoco e le relazioni fra gli uomini possiedono “un’armonia la cui scaturigine è nella semplicità e nell’assennatezza”, Fortunato e Livio, “cresciuti in simbiosi con la natura e nell’osservanza delle sue leggi”, percorrono i boschi ed i sentieri che attraverso il Passo Buole uniscono Ala e la Vallarsa. E così camminando, in allegria scanzonata e in reverente ascolto, attraverso paesaggi profumati di muschio e di funghi, i due finiscono per incontrare lo Spirito del Bosco, che li guida a ricongiungersi con un Hic et Nunc, con un Qui e Ora, denso di vita e di conoscenza.

"La vita è tutta una ricerca di vie e di destini, una scoperta di cime e di orrizzonti, una conquista di vette e rifugi. Ognuno procede con il sacco della sua fede. Ognuno cerca la sua strada. Ognuno gusta il pane della sua fatica. Ma tutti guardiamo lo stesso cielo. Non mettere il piede sulle impronte di chi è passato prima: non sai dove voleva andare e come è finito. Ma una volta in cordata con i tuoi compagni, dividi la difficoltà e il pericolo, perché con loro dividerai il riposo e la meta. E se una sera, dopo una tormenta, crederai di perderti nella selva degli errori e di sentire il richiamo degli abissi invoca la pazienza, luce di chi si smarrisce e di chi ritorna."

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